Kins: un mazzo di carte per navigare l'incertezza con creatività
#46 | E ispirare legami nuovi col mondo più che umano.
Il nuovo anno inizia con un nuovo progetto del cuore: Kins.
Kins è un mazzo di carte pensato per risvegliare la meraviglia e aiutarci a popolare la giungla del quotidiano con prospettive nuove.
Le carte saranno disponibili in tiratura limitata e acquistabili solo in prevendita fino al 24 gennaio 2025. Se desideri assicurarti il tuo mazzo, sostenendo al tempo stesso la realizzazione di Kins, trovi il link per prenotarlo qui: www.makinglife.art/kins/
Che cos'è, a che cosa serve, come si usa? Qui sotto ti racconto di più.
A volte c’è solo un accenno, una possibilità. Ciò che è magico, a volte, ha radici più profonde della ragione. Spero che questo tutti lo sappiano. - Mary Oliver
Diversi anni fa, quando vivevo a Buenos Aires, un amico mi propose di incontrare una santo locale, qualcosa a metà fra un saggio e un guaritore. Era un periodo carico di decisioni cruciali da prendere in fretta, ma più mi arrovellavo con elaborate liste di pro e contro, più restavo impigliata in una ragnatela di confusione. Il sanador era noto come El Hermano Pasqual e si diceva che gli bastasse uno sguardo per intuire i dolori che ti portavi appresso. Non avevo niente da perdere, acconsentii con curiosità.
Fu così che alle prime luci dell’alba mi ritrovai imbottigliata in una fila composta di pellegrini, che in religioso silenzio sfilavano per la campagna come un gigantesco millepiedi diretto al capannone del guaritore. Quando arrivai al suo cospetto il sole era alto, io esausta e le domande su cui cercavo chiarezza mi pulsavano in gola come la sete.
Non feci in tempo a dire niente. I suoi occhi neri e magnetici si infilarono nei miei come ami determinati a pescare in un abisso. Ne emerse un attimo dopo con questo responso: “la risposta più appropriata all'indecisione è l'azione. Qualsiasi azione è buona se ne esci con più possibilità di quando sei partita. Mentre ti muovi, fai attenzione ai segnali.”
L’incredibile pertinenza di quella sconclusionata fila di parole mi trafisse e avrei voluto chiedergli come avesse fatto a intuire. Ma feci solo in tempo a farfugliare un grazie e il millepiedi gigante dietro di me riprese il suo movimento spingendomi fuori.
Negli anni mi è capitato di sperimentare tante altre forme di divinazione, appassionarmi ad approfondire il loro ruolo nell’ecologia della conoscenza e le modalità con cui discipline tanto diverse come le neuroscienze o l’antropologia riescano a spiegarne i benefici, quando vengono avvicinate con apertura e leggerezza. Ma ciò che trovo interessante non è la spiegazione scientifica, ma il valore inestimabile di ciò che è inspiegabile, quando è formulato in un modo che ti consente di usare l'incertezza come dispositivo creativo.
La sensazione è che la funzione dei messaggi oracolari - casuali come può essere una carta pescata a caso da un mazzo, in cui rintracci una rilevanza significativa per la tua particolare situazione - non sia darti certezze, ma creare un cortocircuito nel tuo modo abituale di pensare, offrendo spunti di riflessione inediti su come evolvere la tua situazione. Spunti a cui non avresti mai avuto accesso se avessi fatto affidamento solo sull’orizzonte limitato della razionalità.
Dopo un pò che alleni questo modo particolare di muoverti nel mondo, ogni cosa diventa animata, ogni essere porta in dote un messaggio che co-crea con te una soluzione.
E’ per trovare strumenti che mi consentissero di tenere viva questa pratica nel quotidiano che due anni fa ho creato Habits. Ed è in continuità con quell’esperienza che è nata anche l’idea di Kins.
Che cos’è Kins
Kins è un mazzo composto da 22 carte, ognuna propone una risorsa utile per aiutarci a prosperare nell’incertezza e nella complessità della vita attuale. Non si tratta di una lista esaustiva, ma di un costellazione buona abbastanza per iniziare. Di fatto sono tutte risorse che già abbiamo dentro di noi in potenza, ma che a volte restano inespresse proprio quando ne avremmo più bisogno. E qui entrano in gioco le carte.
Kinship in inglese significa parentela, far parte di una sostanza comune. Nella grammatica del mondo animico, condivisa da molte culture native, essere kins va oltre il legame di sangue per estendere la parentela a tutto ciò che appartiene alla natura: animali, boschi, fiumi, mari, montagne, rocce… Tutto in tal senso è nostro parente, nostro kin.
Queste carte nascono per riscoprire e praticare, in piccolo, questo legame vitale.
La qualità raffigurata in ogni carta è correlata ad un messaggio, al tempo stesso ampio e specifico, che ho formulato combinando le qualità biologiche dell’essere rappresentato e i miti, storie e leggende che a volte lo ritraggono. Ogni carta è perciò la voce di un nostro kin che ci offre la possibilità di riconoscere e coltivare in noi stessi una qualità del mondo che ci circonda. Usarle diventa uno spunto per avviare un dialogo con qualcosa di vivo, raro e prezioso che esiste non più come parte del paesaggio, ma come uno spirito affine con cui entrare in relazione.
Abbiamo bisogno di un nuovo linguaggio che rifletta il mondo che vogliamo, un mondo che afferma la vita. Così possiamo riferirci a uccelli e alberi non come cose, ma come nostri parenti (kin) terrestri. Le parole hanno il potere di modellare i nostri pensieri e le nostre azioni. In nome del mondo vivente, impariamo la grammatica animica. Possiamo continuare a usare “esso” per parlare di bulldozer e graffette, ma ogni volta che diciamo “kin” le nostre parole riaffermano il nostro rispetto e la nostra parentela con il mondo più-che-umano.
ROBIN WALL KIMMERER
Tutte le illustrazioni degli uccelli sono riprese dalle opere di Elizabeth Gould, artista di inizio ‘800 che ho scoperto grazie a un workshop di acquerello naturalistico. Con la sua arte fu tra le prime donne a raccontare per immagini la bellezza della biodiversità del pianeta e vedere riconosciuto il proprio nome nelle tavole illustrate contenute nei libri del marito (Birds of Europe | Birds of Himalaya). Morì nel 1841 a soli 37 anni, poco dopo aver dato alla luce l’ottavo figlio. Nonostante le oltre 650 litografie prodotte nell’arco della sua vita, finì per essere in gran parte dimenticata. Se c’è della bellezza in queste carte, il merito è in gran parte suo.
Desideravo però che Kins contenesse esseri rappresentativi non solo del cielo, ma anche del mare e della terra. Per questo nel mazzo sono presenti anche un granchio, un camaleonte e un polpo opera dello zoologo francese Jean-Baptiste Verany (1851).
Come usare Kins
Non ci sono modi giusti o sbagliati di giocare, ma tanti quanti te ne suggerisce l’immaginazione. Possono essere usate come strumento di divinazione; per attivare l’intuito; per riconoscere una qualità in noi o negli altri; per trovare risorse, fare un primo passo, avviare al meglio la giornata.
Ecco qualche esempio di applicazione:
Di fronte a un’impasse o a qualcosa di nuovo che sta per iniziare chiediti: “che qualità mi potrebbe essere più utile per affrontare al meglio questa situazione?” Pesca una carta a caso dal mazzo e leggi il responso.
Come rituale mattutino: pesca una carta dal mazzo. Che qualità è uscita? Prova a mettere in pratica quella qualità e il relativo messaggio durante il resto della giornata e nota che cosa scopri.
Come opera d’arte temporanea: scegli 3 o 4 carte che rappresentano risorse che ritieni fondamentali per affrontare al meglio la vita. Fanne un quadro e appendilo in un luogo dove puoi vederle spesso. Quando senti che qualcosa è cambiato e non ritieni più quella costellazione utile, cambia carte e riappendi il quadro.
Come rituale collettivo: pensa a familiari, amici o colleghi che stimi e scegli per ognuno una carta che secondo te incarna una qualità che gli riconosci. Regala loro la carta come segno di riconoscimento, incoraggiamento, legame.


Un ultimo suggerimento per una corretta applicazione: affinché il potere creativo di Kins funzioni occorre prendere le carte sia sul serio che alla leggera. Come l’azione benefica di ogni oracolo che si rispetti, la loro influenza è un modo di moltiplicare le nostre possibilità di scelta, ma il significato finale da attribuirgli e la scelta che ne consegue, restano sempre, e solo, nostri.
Dove puoi trovare Kins
Le carte saranno disponibili a partire da fine gennaio 2025 in tiratura limitata. Nello spirito di realizzare solo ciò che è necessario a rispondere alla richiesta di chi risuona con questo progetto, sarà possibile acquistare Kins solo in prevendita fino al 24 gennaio 2025.
Puoi scegliere di regalarti o regalare Kins per uso personale, come gioco o rituale quotidiano. Ma possono essere donate e/o utilizzate anche all’interno di workshop, esperienze, eventi, momenti celebrativi, cerimonie. Qualsiasi sia lo scopo, l’intento è generare momenti di meraviglia e connessione, con noi stessi e con la molteplicità di forme che può prendere la bellezza nel mondo più che umano.
Sostenendo Kins contribuisci a sostenere anche un progetto a impatto ambientale: al raggiungimento di ordini per 50 mazzi, il 50% di quanto ricavato dalle vendite sarà destinato a un’organizzazione non profit che si occupa di salvaguardia della natura.
Se credi che un progetto come Kins abbia valore e vuoi assicurarti di ricevere il tuo mazzo, acquistalo il prima possibile e aiutami a diffondere questa possibilità tra chi pensi possa essere interessato!
Per info e dettagli: makinglife.art/kins
La magia, nel suo senso più primordiale, è l’esperienza di esistere in un mondo fatto di intelligenze multiple, l’intuizione che ogni forma percepita — dal rondone che sfreccia sopra la testa alla mosca su un filo d’erba, e persino il filo d’erba stesso — è una forma vivente, un’entità con proprie inclinazioni e sensazioni, anche se molto diverse dalle nostre.
Può darsi che la nuova "etica ambientale" - un'etica che ci porti a rispettare e considerare non solo le vite dei nostri simili ma anche la vita e il benessere del resto della natura – nascerà non principalmente attraverso l'elaborazione logica di nuovi principi filosofici e norme legislative, ma attraverso una rinnovata attenzione a questa dimensione percettiva che sottostà a tutte le nostre logiche, attraverso una rigenerazione della nostra empatia carnale e sensoriale con la terra vivente che ci sostiene.
David Abram - The Spell of the Sensuous: Perception and Language in a More-Than-Human World
Se questo post ti è piaciuto, potrebbe interessarti anche Il Libro dei Mutamenti e continuare con A caccia di Pattern.
Grazie per leggere Making Life Fieldnotes! Se questo post ti è piaciuto condividilo con qualcuno che ami. Se te l’hanno inoltrato iscriviti per ricevere gratuitamente tutti i nuovi post.