A caccia di pattern
#12 | Allenare il senso di meraviglia può aiutarci a ritrovare il nostro posto nel mondo
Se le porte della percezione fossero ripulite, tutto si mostrerebbe all'uomo così com'è: infinito - William Blake
Ovunque tu sia, sappi che stiamo per fare un esperimento. Ti va di provare?
Tra un attimo ti chiederò di sollevare gli occhi dallo schermo e osservare attentamente lo spazio che ti circonda. Se sei in un posto chiuso avvicinati a una finestra o, se puoi, esci in strada o affacciati da un balcone. Soffermati sulla forma di ciò che vedi, la sua consistenza, i suoi colori. Quali cose trovi belle? Quali pattern o schemi catturano la tua attenzione?
Ti lascio il tempo che vuoi per fare questa ricognizione. Poi ci ritroviamo qui, per continuare insieme.
Come è andata? Hai scoperto qualcosa? Come ti senti ora?
Nel marzo 2020, spinta da un inconsapevole moto di ribellione, ho invitato mia figlia a seguirmi in questa stessa ricerca. Mi sono resa conto, col senno di poi, che mentre tutto nella contingenza ci imponeva distanziamento e separazione, questa caccia spensierata ai pattern del nostro ambiente ci ha aiutato a riportare nelle nostre vite un senso essenziale di calma, armonia e profonda connessione.

Quando inizi a coltivare questo tipo di attenzione, diventa naturale notare innumerevoli forme di sorellanza. Tra le trame di una foglia e le righe che solcano il palmo della mano, tra i rami degli alberi e le ramificazioni degli organi preposti al respiro, nella spirale della conchiglia e in quella di una galassia, nello schema che ricorre nel modo in cui guardi il mondo e nelle storie che scegliamo per raccontare chi siamo.
Se mantieni accesa la tua capacità di meravigliarti, anche nei contesti apparentemente più banali, ti accorgi che i pattern sono ovunque, una specie di stratagemma creativo con il quale la vita massimizza ciò che funziona, sfida l’entropia e si perpetua in continue riconfigurazioni. In questa forma di linguaggio non esistono singolarità a se stanti. Ogni parte è un piccolo arco di un cerchio più grande, un frammento di infinite, indissolubili relazioni.
E’ proprio inseguendo questa curiosità che ho scoperto Patternity, studio creativo nato nel 2009 che utilizza la ricerca sui pattern per aiutarci a svelare e comprendere le relazioni che danno forma alla vita.

Passeggiando in un paesaggio rurale, i nostri occhi sono attratti da numerosi motivi, dalla consistenza della corteccia degli alberi alla stupefacente simmetria dei semi di girasole o alla spirale di una pigna. Queste osservazioni possono sembrare inizialmente caotiche o casuali, ma hanno una logica innata. C'è uno schema nel punto in cui ogni ramo, foglia, stelo, germoglio o seme emerge. C'è una saggezza all'opera.
È impossibile spingersi molto lontano nel potere ispirativo dei pattern senza iniziare a porsi domande profonde sull'esistenza e sul modo in cui viviamo.
Questi schemi in alto, in basso e nel profondo di noi stessi sono la prova della miracolosa danza della natura, alla quale siamo tutti in qualche modo intrinsecamente connessi, anche se non è sempre possibile spiegare tecnicamente come. Queste sorprendenti somiglianze potrebbero essere considerate una forma di linguaggio antico e universale, che stiamo appena iniziando a ri-scoprire.

Perché tutto questo è importante? La consapevolezza dei pattern può portare a una visione più organica del mondo e aiutarci a ritrovare il nostro posto al suo interno. Prestando maggiore attenzione, iniziamo ad aprire gli occhi su un nuovo modo di vedere, che si estende poi anche ad altre aree della nostra vita.
Non si tratta solo di guardare la natura per un piacere estetico, ma di scavare molto più in profondità, per capire cosa possiamo imparare da essa per creare soluzioni che possano plasmare positivamente il futuro, oltre lo spazio temporale delle nostre vite. Il modo in cui i pattern sono organizzati è una delle chiavi di queste soluzioni. (....)
In un'epoca competitiva e orientata alla frammentazione, c'è un ritrovato conforto nel rendersi conto che la vita non è divisa a compartimenti stagno e dominata dal caos, ma è di fatto una rete sapientemente ordinata e interconnessa.
E’ con umiltà che ci rendiamo conto che la natura, ricca di pattern ispiranti, ha il suo modo di rinascere e ritrovare sempre, dinamicamente, un nuovo equilibrio.

Non solo il nostro benessere e senso di realizzazione, ma il nostro futuro su questo pianeta sembrano sempre più dipendere dalla nostra capacità di tenere vivo il nostro senso innato della meraviglia, come segnale universale che ci connette con i misteri del mondo in cui viviamo e ci ispira a diventarne custodi.
Se questa lettura ti è piaciuta, potrebbe interessarti guardare il cortometraggio di Patternity dedicato al Cerchio, ispirato al monaco buddista e attivista Thích Nhất Hạnh. E continuare esplorando la pratica delle 3 cose buone al giorno raccontata in Una relazione che fa bene alla vita e la storia di Heidi Gustafson raccolta in Non è mai troppo tardi.
Grazie per aver letto fin qui! Alla prossima settimana,
Letizia
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