Svuotare la testa
#23 | Una pratica semplice per tornare in contatto con la saggezza del corpo e ritrovare concentrazione e serenità.
Ci sono giorni in cui l’insieme delle cose da fare, gli impegni che hai preso, due o tre decisioni cruciali e i mali del mondo che più ti affliggono, ti sfilano davanti agli occhi come gli elefanti rosa di Dumbo, spaventosamente assillanti.
Siccome provengo da una stirpe in cui l’espressione “che ansia” è talmente diffusa da risultare endemica, nel tempo ho sviluppato una serie di strategie per affrontare il sovraccarico e tornare in contatto con la saggezza del corpo, nel qui e ora, il prima possibile.
Tra queste c’è Disegna una spirale, una pratica di rilassamento e concentrazione ideata dalla fumettista Lynda Berry, che ho scoperto leggendo Austin Kleon.
Disegna una spirale
La Berry suggerisce di usarla al mattino, o prima di iniziare un lavoro impegnativo. Bastano 10 minuti, ecco come funziona.
Fai 3 profondi respiri.
Prendi carta e penna e disegna un punto nel centro del foglio.
Inizia a tracciare una spirale attorno a quel punto, mantenendo le linee il più vicine possibile ma senza farle toccare.
Mantieni il focus sul disegno e sulla tua mano.
Ricordati di respirare. Se la mente vaga, come accade alle menti, riportala alla pagina e al respiro.
Il passaggio successivo credo che se lo sia inventato Austin Kleon, definendolo un modo per “perdere intenzionalmente il controllo”: usare la spirale per svuotare la testa dal suo sovraccarico emotivo. Quali pensieri ti assillano? Annotali e diventeranno maneggiabili.
La sensazione fisica della mano che tocca il foglio, i nervi che si tendono, l’indolenzimento che ti obbliga ad allentare la presa, a lasciare andare. Lasciare che la curva si pieghi, che il tratto traballi per poi tornare in carreggiata e trovare la propria traiettoria di espansione. Come sostiene l’artista francese Louise Bourgeois, la spirale è "un tentativo di controllare il caos, al tempo stesso paura di perdere il controllo e l’esperienza di rinunciare al controllo; della fiducia, dell'energia positiva, della vita stessa.”
Per concludere, un rituale
Che farne adesso di tutto questo materiale?
Mi sembrava utile a questo punto aggiungere un ultimo passaggio, per trasformare il compost dei pensieri in qualcosa di nuovo. Per farlo non c’è niente che funzioni meglio di un rituale. La forma decidila tu. Puoi prendere le annotazioni e scriverci una poesia. Puoi gettare la tua spirale nel fuoco come gesto catartico, oppure creare un origami e regalarlo a un vicino, o lasciarlo in bella posa sulla tua scrivania.
Qualunque sia la vostra scelta, è possibile che arrivati a questo punto scopriate di essere per un pò usciti dalla vostra testa e sentirvi forse pieni di un vuoto fertile, che è la qualità del vuoto quando è ricco di possibilità.
Che la giornata abbia inizio.
Spiral before working - qui il video originale di Lynda Berry che esegue questo esercizio con una breve meditazione guidata.
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